SENTIRE IL SUONO

Il Nāda Yoga in accordo agli insegnamenti del prof. Vemu Mukunda, non lavora sul corpo attraverso particolari posture (asana). Tuttavia l’elemento fisico e in modo particolare l’aspetto tattile hanno un ruolo molto importante. Nel corso della nostra pratica saremo infatti chiamati molto spesso a portare la nostra consapevolezza nei vari punti del corpo, per sentire “cosa succede” quando emettiamo un determinato suono; altre volte invece stimoleremo la concentrazione in alcuni punti precisi generando suoni ad essi intimamente collegati energeticamente. Per questo motivo il Nāda Yoga non si rivolge in modo esclusivo ai musicisti: quello che infatti andremo ad ascoltare è soprattutto l’effetto corporeo dell’esperienza musicale.

Ogni persona possiede una propria naturale capacità musicale che però solo raramente viene coltivata come potrebbe; succede spesso, piuttosto, che durante l’infanzia si vengano a creare dei blocchi emotivi dovuti al giudizio altrui, magari perché non siamo “intonati” o perché diamo fastidio a qualche adulto quando proviamo a giocare con la nostra voce.

Nella pratica Nāda Yoga mente, corpo e spirito sono aspetti inscindibili. Nello stesso istante in cui la vibrazione produce un effetto corporeo, anche la coscienza modifica il suo stato; nel nostro lavoro svilupperemo la capacità di “sentire” il suono sviluppando consapevolezza su entrambi i piani. E quando corpo e mente sono ben allineati nel suono, ecco che può manifestarsi anche il livello più profondo e spirituale del nostro sé.

Anche la scienza più moderna ha messo in discussione i vecchi paradigmi riguardo la presunta separazione tra ciò che è materia e ciò che non lo è, orientandosi verso l’idea della presenza nell’universo di un’energia che integra questi due aspetti e senza la quale la vita non può manifestarsi. Gli indiani chiamano da millenni questa energia invisibile prana, mentre i cinesi parlano di ch’i; in pressoché tutte le civiltà più evolute del passato si fa riferimento ad una essenza molto sottile che unificherebbe tutto ciò che percepiamo come realtà fenomenica duale.

Le tecniche Nāda Yoga lavorano sulla triade mente-corpo-spirito; imparando a utilizzare il suono in modo consapevole, saremo in grado di ottenere degli effetti importanti su tutti e tre i livelli.

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